Chiesa di Santa Caterina e Tomba di Tartini

La Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, chiamata anche la Chiesa degli universitari, si trova nella città di Padova, in via Cesare Battisti ed è un palazzo molto antico di origini sacre che da sempre è legato all’ambiente dello Studium patavino, tanto che ai giorni nostri è in gestione al Centro Universitario padovano.
Caterina, la Santa da cui prende il nome l’edificio, accolse sempre nel suo luogo religioso tutte le persone che appartenevano al mondo universitario ed è per questo detta la patrona degli studenti e degli intellettuali.
All’interno dell’aula liturgica, nella parte centrale, è posta in vista la tomba dedicata agli studenti dell’ateneo padovano, detta Scolarium Alumni Facultatis Studiosis Sepulchrum e realizzata nel 1652, in quanto l’ateneo stesso si preoccupava di non lasciare abbandonati a se stessi gli studenti anche in punto di morte, occupandosi quindi delle loro sepolture, soprattutto quando i ragazzi erano lontani dalla loro patria.
È proprio in questo edificio che il figlio di Galileo Galilei fu battezzato e, nell’anno 1770, fu seppellito Giuseppe Tartini, violinista e compositore di rinomata importanza, accanto alla moglie Elisabetta Premanzore, imparentata all’allora vescovo di Padova Giorgio Cornaro.
La Chiesa di Santa Caterina desta curiosità non solo per la sua arte e per la sua storia, ma anche per la musica che la circonda. Al suo interno è stato trovato un organo appartenente alla metà del 1700 di notevole fattura e che è stato restaurato solo nel 2005. Quest’organo, che dapprima risiedeva all’interno della Chiesa di San Paolo, fu spostato nell’attuale chiesa nel 1844. Ma, oltre che per questo importante reperto storico, la Chiesa di Santa Caterina desta interesse per la leggenda legata al fantasma del celeberrimo violinista che si aggira al suo interno.
Giuseppe Tartini, di origini istriane, giunse a Padova nel 1710 per studiare giurisprudenza, ma ben presto abbandonò gli studi per una giovane a cui dava lezioni di violino e di cui si innamorò perdutamente. I due si sposarono subito dopo, in gran segreto, in quanto trovarono opposizione da parte di entrambe le famiglie. Dopo essere stato perdonato per la fuga matrimoniale, Tartini divenne primo violino e ottenne il titolo di capo-concerto presso la cappella musicale della Basilica del Santo.
Seppelliti uno accanto all’altra, dopo la loro morte i due innamorati hanno dato il via ad una  romantica vicenda settecentesca: le spoglie del violinista scomparvero e i cittadini di quella zona iniziarono a raccontare di aver visto, nella notte, le figure di un violinista e di una donna che danzava sulle note del suo violino. Si dice che questi due fantasmi non si siano mai fatti vedere alla luce del giorno, ma chissà, mai dire mai.