Sala dei Giganti

La Sala detta “dei Giganti”, lunga 37 m, larga 17.50 m e alta 9 m, apparteneva inizialmente al palazzo dei signori di Padova, i Carraresi.
È una delle più importanti sale del palazzo, significativa anche grazie al ciclo di affreschi che decora le pareti dall’anno settanta del Trecento.
Questi affreschi, realizzati da Altichiero da Zevio e Jacopo Avanzi, rappresentavano le personalità più meritevoli della storia antica raccontate da Francesco Petrarca nel suo “De viris illustribus”, che, a sua volta, aveva preso spunto dagli scritti antichi di Tito Livio, il più famoso storico dell’Antica Roma, di origini padovane. Per questo motivo, la suddetta sala un tempo veniva chiamata “Sala degli Eroi”.
Di questi affreschi trecenteschi, soltanto due sono giunti fino a noi e si trovano sulla parete occidentale della sala: uno è dedicato all’umanista padovano Lombardo della Seta e l’altro a Petrarca.
Il resto del ciclo degli affreschi trecenteschi è stato “sbriciolato” dai Veneziani, quando nel 1405, dopo aver preso il potere della città patavina, aver occupato il palazzo e aver sterminato la famiglia dei Carraresi, ne vollero cancellare i simboli per trasformare la Reggia in Palazzo del Capitanio.
Soltanto tra il 1539 ed il 1541 un nuovo ciclo di affreschi prese forma, trasformando il nome della sala a “Sala dei Giganti”. Portavoce di questa iniziativa fu Girolamo Corner, membro di un’importante famiglia veneziana e capitano della città di Padova, e gli artisti che diedero vita a queste opere furono Domenico Campagnola, Stefano dell’Arzere e Gualtiero Padovano.
Gli affreschi, che rappresentano colossali figure di imperatori ed eroi, volevano rendere omaggio ai grandi personaggi della storia romana e classica e sono riusciti a restare vivi fino ad oggi, nonostante il passare degli anni e le varie modifiche apportate.
La Sala dei Giganti si affaccia su Piazza del Capitaniato e si può raggiungere attraversando la porta di “Torre dell’Orologio”. Adiacente a Palazzo Liviano, sede della Facoltà di Lettere dell’Università di Padova, è da sempre legata alla vita universitaria: dal 1631 al 1912 fu la sede della Biblioteca universitaria e, quasi dal principio della sua realizzazione, è stata usata come luogo dove organizzare feste da ballo per gli studenti.