Oratorio di San Rocco

L’Oratorio di San Rocco volge la sua facciata alla chiesa di Santa Lucia, area destinata inizialmente alle sepolture, ed è posizionato all’interno di una porzione del centro storico della città di Padova. La chiesa era stata data in donazione alla fratellanza dei SS. Rocco e Lucia e, successivamente, nel 1476, una parte di questa proprietà venne acquisita dalla Confraternita di San Rocco che la utilizzò come sede delle sue riunioni; ed è proprio da qui che prende il nome l’oratorio.
La costruzione dell’attuale edificio però si ebbe solo a partire dal 1525 e si concluse diciassette anni dopo, nel 1542, quando l’Oratorio ebbe la benedizione del vescovo.
L’edificio, a forma di rettangolo irregolare e aperto su due lati, presenta due sale poste una sull’altra: la sala inferiore è rappresentata dall’antica cappella con l’altare posto sulla parete che fronteggia l’ingresso e da un ciclo di affreschi che mettono in atto episodi della vita di San Rocco, mentre al piano superiore si può trovare la sala del Capitolo, in cui troviamo dipinti molto più semplici rispetto a quelli del piano inferiore.
Gli affreschi del primo piano scorrono su tutte le pareti e alternano scene di paesaggi ad interni domestici, architetture sormontate da fregi con decorazioni ad architetture grottesche. Furono realizzati tra il 1536 ed il 1545 da vari artisti, come Domenico Campagnola, Girolamo Tessari detto dal Santo, Gualtiero Padovano, Stefano dall’Arzere e Johannes  Stephan Van Calcar e nel 1697 sull’altare della stessa sala venne messa la pala con la Madonna e i Santi, di Alessandro Maganza.
All’interno della sala superiore, sulla parete di fondo, troviamo il Dossale d’altare con San Rocco tra le Sante Barbara e Lucia, che è l’elemento più importante, insieme alla rappresentazione di due momenti della vita di S. Lucia. Il Dossale fu il primo lavoro autonomo di Tiziano Aspetti, detto Minio, scultore padovano a cui fu commissionato nel 1535.
Nell’Oratorio di San Rocco vengono tenute regolarmente mostre d’arte ed eventi culturali, infatti è parte integrante del Sistema Civico Museale del Comune di Padova.