Porta Savonarola

Porta Savonarola è situata poco lontano dal centro storico della città di Padova ed era una delle principali porte di accesso delle sue mura cinquecentesche.
La sua costruzione ebbe fine nel 1530. Fu realizzata dal noto architetto Giovanni Maria Falconetto, nello stesso anno in cui seguiva la costruzione dell’Odeo Cornaro: si può notare infatti la somiglianza planimetrica dello spazio interno ottagonale delle due strutture e le quattro nicchie semicircolari sui lati ruotati di 45° rispetto ai percorsi e la copertura a padiglione con otto spicchi.
Porta Savonarola fu realizzata due anni dopo la costruzione della sua gemella, Porta San Giovanni, ma entrambe ospitavano al vertice il Leone di San Marco, in quanto simbolo della Repubblica di Venezia. Ma, con l’invasione Napoleonica del 1797, tutti i leoni presenti sulle porte e sui bastioni furono distrutti e, oggi, quello che possiamo ammirare sulla porta è un leone marciano ricostruito più o meno nell’anno 1930.
Una differenza che possiamo invece trovare, nella costruzione delle due gemelle, è il contrasto cromatico presente sulle due coppie di colonne chiare situate nella facciata esterna di Porta Savonarola, costruite in pietra d’Istria e collocate sul fondo della muratura scura in trachite. La facciata però, esattamente come Porta San Giovanni, è anch’essa tripartita e poggia su una base scarpata.
Porta Savonarola, al suo esterno, presenta due stemmi: uno appartiene al podestà del 1529, Paolo Trevisan, l’altro appartiene al capitano della città dal 1529 al 1530, Priamo da Lezze.
La sua costruzione rivela appena la funzione anche militare, questo grazie alle feritoie presenti sopra la cornice dell’attico e seminascoste dal tetto, ma anche grazie alla cannoniera angolata in casamatta presente accanto al fianco meridionale, che permetteva il tiro di fiancheggiamento dei cannoni per riuscire a proteggere la facciata del baluardo Savonarola, ovvero quella settentrionale.
Nel 1787, il prefetto Caterino Corner fece costruire il ponte che sovrasta il fossato, composto da tre arcate in laterizio e a testimonianza di questo troviamo la lapide in pietra istriana situata sulla spalletta settentrionale dell’arcata mediana.
Il via al restauro della Porta si ebbe nel 1928: è allora che fu rifatto il simbolico leone di San Marco e che venne ricostruito il ponte levatoio, distruggendo persino l’ultima arcata del ponte settecentesco. Oggi però, al posto del ponte levatoio costruito nel restauro, troviamo una passerella in legno, più adatta per poterci camminare ai giorni nostri.